…quella che ci hanno fatto vivere Antonio e Pina è stata perfetta!
Il progetto del loro meraviglioso evento è stato elaborato in base ai loro gusti e alle loro richieste. Da ogni dettaglio trapelava qualcosa di significativo della loro storia d’amore.
In queste poche righe cercherò di riassumere tutte le emozioni vissute quel giorno, sperando di far sognare anche qualcuna di voi!
Era la mattina del due aprile. Un fantastico e soleggiato lunedì dell’Angelo, ci ha dato modo di non attuare alcun piano B.
Il matrimonio di questi due innamorati è stato un matrimonio fuoriporta, all’insegna della leggerezza, dell’anticonformismo e della serenità. Lo spostamento prevedeva un viaggetto di circa un’ora per raggiungere la Basilica …in una situazione normale! Immaginate col traffico della pasquetta ed il sole che ci faceva da stella cometa!
Per quanto precedentemente detto, sveglia alle 5:00 ed il matrimonio ha avuto un fantastico inizio!
Trucco e parrucco della sposa e del suo emozionato entourage, da una parte. Dall’altra, lo sposo nella tranquillità di casa sua, dopo un buon caffè, attendeva lo staff dei fotografi. Un elegante ma sobrio abito blu a tre pezzi, che metteva in risalto i suoi occhi azzurri, faceva da cornice ad un uomo dall’aspetto affascinante già di suo; gemelli personalizzati (dono della sua compagna); cravatta di un grigio chiarissimo; camicia bianca e scarpe blu di un tono più scure dell’abito, come galateo comanda.
Lei in un sinuoso abito a sirena: corpetto effetto tatoo e gonna in seta che si apriva sul retro con uno strascico semitrasparente molto raffinato; velo corto a doppia balza (per un effetto wow!) con bordo decorato da pizzo rebrodé a motivo fogliare (lo stesso che era riportato anche sulla coda dell’abito); ad impreziosire il suo viso un paio d’orecchini al lobo, dono del suo compagno; nei capelli un accessorio in pizzo che reggeva l’acconciatura semiraccolta a completare il suo look romantico.
Non vi ho ancora parlato della palette definita per questo wedding day in stile natural chic.
Un mix di nuances che evocassero la natura, quindi bianco come colore base, verde bottiglia, sahara e sierrabraun metallic ritrovati nelle decorazioni e per finire safaribeige (un tenue rosa) e sprazzi d’oro per dare un tocco di stile. Queste ultime due tonalità sono state studiate ad hoc per le damigelle: ognuna in un abito disegnato su misura che rispettasse la personalità di ognuna di loro, mantenendo l’eleganza del colore unico per tutte; accessori in oro e stola in mohair completavano l’outfit. Insieme ad un prezioso corsage con fiori bianchi e rosa in coordinato col bouquet. Un accessorio immancabile, composto da peonie e tulipani bianchi, roselline rosa e foglie d’ulivo. Quest’ultimo dettaglio, insieme al logo, che tra poco vi svelerò, hanno fatto da filo conduttore all’evento.
Foto reportage per entrambi
Quindi attimi rubati, scatti fugaci, riprese divertenti e panoramiche aeree hanno documentato tutta la giornata. Un secondo staff di fotografi ha seguito la sposa fino all’uscita dalla casa paterna e poi via… a bordo di due stilosissimi T1 Wolksvagen, rosso per lui e blu per lei, insieme ad un corteo di invitati e ad un shuttle, messo a loro disposizione, si sono diretti alla Basilica.
Avendo pianificato i tempi nel dettaglio, il mio staff già presente sia nel luogo della cerimonia che del ricevimento per provvedere agli allestimenti, mi ha permesso di arrivare in chiesa con tranquillità. Controllati gli ultimi dettagli, mi dedico all’accoglienza degli invitati. Tutti eravamo solo in attesa degli sposi.
Per darvi una panoramica veloce
Una piccola stradina, con una segnaletica creata appositamente per l’evento, in legno intagliato, conduceva alla basilica, una chiesetta del V – VI secolo, molto bella, raccolta e suggestiva.
Il piazzale antistante, animato da un carrettino in stile natural-chic per l’aperitivo d’auguri di fine cerimonia, era già lì disponibile come punto di accoglienza e ristoro per gli invitati. Con dieci minuti d’anticipo, arriva il T1 rosso a cui avevo affidato lo sposo, i suoi genitori ed i paggetti. Pronti per il suo ingresso, un trio di maestri composto da arpa, flauto e voce, sulle note della marcia nuziale di Elgar, hanno accompagnato Antonio, affiancato dalla madre emozionata, all’altare. Dopo 10 minuti d’attesa (ma ne è valsa la pena!), arriva anche lei, la sposa.
Check-point prima del suo ingresso
Flower girl (perfetta!), in abitino bianco con un mega fiocco rosa in vita e cestino contenente petali di rose e foglioline d’ulivo; paggetti (pronti!) in abiti in stile, seri e graziosissimi nel ricoprire il loro ruolo, hanno percorso la navata sorreggendo una frase significativa per gli sposi, intagliata su legno; damigelle (pefette!) eleganti e disposte a coppia; portafedi a cuore 3D, in stoffa preziosa, cucito a mano con fedi pendenti (pronto!).
Ultimi ritocchi per Pina …giù il velo!
Al braccio del papà, emozionato, ha atteso con ansia che il corteo le facesse strada lungo la navata.
Dall’interno, una dolce melodia, ha rotto il silenzio dell’attesa …ed eccola!
Sulle note di Perfect (Ed Sheeran feat Bocelli), si è diretta anche lei verso l’altare, dove il suo sposo era ad attenderla. Da quel momento in poi è stato un crescendo di emozioni, lacrime di gioia, sottofondo suggestivo e Antonio e Pina hanno suggellato il loro amore.
Da marito e moglie, si sono diretti verso l’uscita per essere accolti da una pioggia di riso e foglioline d’ulivo. Si cambia musica, un service musicale ha accompagnato con un sottofondo rilassante e brioso il primo brindisi della giornata. Distribuzione delle welcome bags alle signore, con tutto l’occorrente per rifocillarsi e rifarsi il trucco; scambio degli auguri; qualche scatto rilassato e poi direzione location.
Anticipatami per far si, che all’arrivo degli sposi fosse tutto perfetto, do le ultime disposizioni. Tableau e menù del buffet, scritti su delle porte antiche e sistemati nel prato, nei pressi della zona aperitivo, pronti! Angolo photobooth, pronto! Postazione musicale, pronta! Ed eccoli, gli sposi fanno il loro ingresso ed inizia il ricevimento.
La giornata si svolge….
…tra musica jazz, menù studiato per deliziare il palato con ricette locali, sorprese e relax stations a disposizione degli invitati (hashtag personalizzato, guestbook, videobox e divani a bordo piscina). Il momento conclusivo viene annunciato dall’accendersi di un tunnel di stelline luminose, che ha condotto gli sposi sotto un gelso secolare, da cui pendevano cuori e candele fluttuanti, a far da cornice alla wedding cake.
L’epilogo di questa fantastica giornata, è stato sancito dal cadeau di nozze: un ottimo vino locale, confezionato in una bottiglia personalizzata, contenuta in una custodia di legno lasciata allo stato naturale, seppur accuratamente rifinita! Il tutto ideato e progettato appositamente per rispettare il tema scelto. Al momento dei saluti, gli sposi, l’hanno donato come ringraziamento a coloro che hanno avuto il piacere di condividere questo sogno.
Quasi dimenticavo, vi ho solo accennato il leit-motiv dell’evento.. ma dalle immagini l’avrete dedotto!
Il simbolo di questo matrimonio è stato un labirinto a forma di cuore che aveva come intreccio centrale le iniziali dei loro nomi.
Esso, sapientemente declinato, ha comunicato lo stile dell’evento fin dalla consegna delle partecipazioni, che sono state realizzate sartorialmente, con un’attenta ricerca dei materiali e della loro miscelazione, per ottenere un risultato perfetto.
Come già fatto di persona, dei ringraziamenti sono dovuti a coloro che hanno collaborato con lo staff di Ti dico Si! e che ogni volta mi rendono soddisfatta della scelta, per la loro professionalità e dedizione all’evento, per ottenere il risultato atteso!