Famiglie sbilanciate: chi resta fuori?
La famiglia del mio fidanzato è più grande della mia, ma il loro contributo economico è molto inferiore a quello dei miei genitori. Qual è la giusta ripartizione della lista degli invitati? Tradizionalmente, a prescindere da chi stia pagando, si divide in tre parti (come accennato la settimana scorsa): un terzo sono ospiti dei genitori della sposa, un terzo dei genitori dello sposo e il resto sono ospiti della coppia. Nel mondo reale, la regola dei terzi non sempre funziona, ma nella vostra situazione, potrebbe essere una soluzione semplice. Quindi se i suoi genitori vogliono invitare più del “loro terzo”(e questa situazione crea disagio ai tuoi), il tuo fidanzato potrebbe chiedergli di aiutarvi a sostenere questa spesa. Se questo è fuori questione, dovranno ridurre la loro lista. Un’altra opzione? Tu e il tuo futuro sposo dovreste ridimensionare il terzo destinato ai vostri amici, per dar loro più libertà di movimento.
Devo invitare tutti i miei zii/cugini?
Posso invitare solo mia zia, l’unica con cui sono in stretti rapporti, senza invitare gli altri zii? Una seconda regola da seguire nello stilare la lista degli invitati è quella di rispettare i gradi di parentela (i medesimi da entrambe le parti) per evitare tensioni: se il tuo fidanzato invita tutti i fratelli dei genitori, dovrai estendere l’invito anche ai tuoi zii. Ma se vuoi optare per un ricevimento intimo (parenti di I e II grado), puoi organizzare, in seguito, un rinfresco per la parentela di III grado e gli amici.
Abbiamo ricevuto un regalo da persone che non abbiamo invitato. Dovremmo includerle nella lista?
Assolutamente no. Il loro gesto sta solo a dimostrare che per loro siete importanti. Se la situazione non vi è chiara, provate a chiedere un consiglio a qualche persona di fiducia, per capire se hanno particolari aspettative.
Chi può portare una persona in più?
Come decidiamo chi può portare un accompagnatore/trice? Per le coppie sposate, l’invito deve essere indirizzato alla coppia, anche se si conosce solo uno dei due. Per fidanzati e conviventi si può optare per la teoria del taglio in base agli anni: se fanno coppia da meno di un anno, l’invito va solo alla persona che conoscete (spiegando che non c’è nulla di personale, ma la vostra lista deve essere contenuta!). Alcuni però rabbrividiscono all’idea di venire al matrimonio da soli, ma rassicurateli e nell’organizzare i tavoli, dedicate maggiore attenzione alla loro sistemazione. Un’eccezione può essere fatta solo per i testimoni, visto che quel giorno faranno molto per voi!