Oggi è più degli altri giorni un’occasione per dire NO all’OMOFOBIA.
Si celebra, oggi, l’amore universale e la libertà di amare chi si vuole.
Se ci fermiamo a riflettere, alla nascita o durante le prime ecografie, possiamo venire a conoscenza del sesso del bambino ma non del suo genere: quello lo deciderà lui o magari anche lui verrà a conoscenza del suo genere inaspettatamente.
Zia wiki ci ricorda che la Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia (o IDAHOBIT, acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia) è una ricorrenza promossa dal Comitato Internazionale per la Giornata contro l’Omofobia e la Transfobia e riconosciuta dall’Unione europea e dalle Nazioni Unite che si celebra, dal 2004, il 17 maggio di ogni anno.
Ha lo scopo di sensibilizzare il prossimo con l’obbiettivo di passare oltre le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso. Fortunatamente, conquiste in quest’ambito si stanno ottenendo. Proprio 20 maggio del 2016 con la Legge Cirinnà n.76/2016, anche l’Italia ha detto sì ai matrimoni gay.
Non so se avete mai partecipato ad un‘unione in matrimonio tra persone dello stesso sesso ma si respira un’atmosfera ancor più magica… si respira l’amore!
Le loro le relazioni di solito sono più sofferte: molto spesso ci si trova a dover far coming out poco prima del matrimonio per ovvie ragioni e quindi la carica emotiva diventa difficile da gestire e si arriva al giorno dell’evento stremati ma comunque strafelici.
La nostra società si evolve e con essa anche le tradizioni e i modi di fare.
Abbandoniamo tutti questi paletti mentali che purtroppo dogmaticamente ci hanno trasmesso da piccoli e apriamo la nostra mente ad un futuro semplice, più felice e rispettoso delle libertà altrui.