Rieccoci al nostro settimanale appuntamento per concludere il discorso sullo YOGA di coppia.
L’argomento vi ha incuriositi particolarmente, quindi vi lascio di seguito la seconda parte dell’intervista all’esperta di questa disciplina orientale.
Le spose mi chiedono sempre come tenere una postura elegante, durante l’ingresso in chiesa o al tavolo, durante il ricevimento. Per aiutarle le dico di focalizzarsi sul rinforzare le fasce muscolari del busto, in particolare del dorso. Lo yoga può aiutare la postura e di conseguenza il portamento?
Una postura scorretta spesso è la conseguenza di un insieme di fattori che al lungo andare si manifestano nel corpo, mi riferisco ad una respirazione scorretta, a stress, problemi psicologici, problemi emotivi. Lo Yoga mira a risanare tutti questi aspetti della vita e di conseguenza il corpo ne beneficia e quindi anche la postura. Una persona che tende ad incurvare le spalle, che non riesce a stare perfettamente eretta manifesta, ad occhi esperti, un atteggiamento di paura, di chiusura, un vissuto problematico del quale ne porta ancora il peso.
Forse non tutti sanno che lo yoga aiuta anche i processi digestivi (addio al gonfiore addominale, acidità e pesantezza di stomaco), ma in che modo?
Anche questi disturbi sono conseguenze di uno stile di vita non in armonia con la vera natura dell’essere. Ancora una volta devo portare l’accento sulla corretta respirazione, su una sana alimentazione, sull’attività fisica, e cosa fondamentale, ottimismo e fiducia nella vita, che nascono dal riconoscimento dei propri reali bisogni. In effetti i disturbi che hai elencato e che riguardano l’apparato digerente, indicano qualcosa che si fa fatica a “digerire” e che non è necessariamente il cibo ma anche determinate situazioni esistenziali, emozionali, spirituali. Prendendo in considerazione questi aspetti anche la digestione migliora.
Lo yoga ha effetti benefici sulla respirazione, quindi aiuta a gestire lo stress. Aiuta a superare i blocchi mentali, migliora anche la memoria e ci aiuta a fissare meglio i bei momenti nella nostra testa, favorendo il pensiero positivo: dopo quanto tempo riusciamo ad ottenere questi risultati.
Non è corretto dire che lo yoga ha effetti sulla respirazione perché lo Yoga è respirazione!
Una pratica Yoga che non tenga conto della corretta respirazione non è Yoga: lo Yoga è RESPIRO. Ovviamente quando si impara a respirare nel modo corretto tutto ne beneficia, quando inaliamo maggiore ossigeno ogni organo del nostro corpo ne trae enormi vantaggi: la mente diventa più calma, libera dai pensieri ossessivi, aumenta la capacità di concentrazione, di memoria, ci si apre alla vita e se ne colgono gli aspetti positivi che una mente confusa non riesce a percepire.
I primi benefici si ottengono già dalle prime sedute ma molto dipende da quanto la persona che sceglie tale disciplina si pone nei confronti della stessa e poi lo yoga diventa naturalmente uno stile di vita che difficilmente si riesce poi ad abbandonare, tanti sono i vantaggi.
Di conseguenza aiuta anche a combattere il wedding-blues. Il wedding blues è uno stato di tristezza e agitazione che si presenta spesso quando il matrimonio è passato e si torna, quindi, alla normalità. Possiamo considerare lo yoga un antidoto contro questi stati semidepressivi?
Quando si verifica uno stato di wedding blues sarebbe opportuno, più che cercare un rimedio palliativo, comprenderne le cause. Lo yoga ci aiuta a conoscerci e ad agire secondo le nostre aspirazioni che non possono non essere in armonia con i veri valori della vita perché questi sono impressi in noi e che se riconosciuti, ci permettono di compiere scelte non dettate dall’entusiasmo di un momento ma dalla consapevolezza che la scelta che si fa rappresenta ciò che davvero desideriamo. Se la scelta è consapevole e ci rappresenta davvero, non si ricadrà nel tanto temuto stato di wedding blues, non ci sarà nessuna “normalità” dopo il giorno della celebrazione, ogni giorno potrà essere nuovo.
E se uno dei partner non è portato per questo percorso?
Sarebbe bello che il percorso venisse intrapreso insieme ma a volte ciò non accade. Importante è che una volta che si decide di scegliere di portare lo yoga nella propria vita, si dovrebbe avere il buon senso di rispettare la natura dell’altr* e non cercare di coinvolgerl* ad ogni costo: si rischierebbe l’effetto contrario. Il nostro comportamento è il messaggio migliore che possiamo inviare all’altr* che potrebbe spontaneamente decidere di seguire lo stesso cammino per riceverne gli stessi benefici.
Quanti mesi prima del matrimonio consigli di intraprende un corso pre-matrimoniale di yoga?
Non c’è un tempo stabilito per entrare nello spirito dello Yoga, come già detto, tutto dipende da quanto la persona è aperta al cambiamento, alla conoscenza e che valore dà al matrimonio in termini di costruzione, crescita, evoluzione personale e di coppia.
In ognuno di noi ci sono memorie antiche, esperienze che non ricordiamo che ci guidano verso determinate scelte. A volte crediamo di essere noi a scegliere ma c’è qualcosa di più grande che sceglie per noi e che ci spinge a desiderare di diventare ogni giorno migliori , ma questo è un argomento che non posso spiegare in pochi minuti.
Comunque, se lo si desidera per ciò che ho appena esposto, prima si inizia e meglio è!
Quale consiglio ti senti di dare alle coppie che decidono, oggi, di UNIRSI in matrimonio?
Mi piace molto parlare alle giovani coppie ma purtroppo non posso farlo sempre, ho bisogno di rispettare i tempi di tutti. Ad una coppia desiderosa di sapere come affrontare al meglio un’esperienza di vita insieme credo che avrei molti strumenti da offrire alla luce non soltanto dello Yoga ma anche delle esperienze vissute. Questa vita mi ha insegnato e mi sta insegnando molto.
Vorrei dire ai giovani che il matrimonio è soltanto un punto di partenza e che il cammino non è sempre facile ma che esistono molti strumenti che aiutano a superare meglio i momenti difficili e che insegnano a manifestare gratitudine e riconoscenza alla vita per le esperienze felici, che è necessario rispettare i desideri ed i bisogni di entrambi, che l’amore non è privazione, limiti, sacrifici, prevaricazioni, simbiosi, rinuncia. L’ amore, quello autentico, si nutre costantemente di nuove scoperte, di nuove esperienze, di ascolto. Direi loro che ogni giorno si può nascere di nuovo, ogni giorno è nuovo, direi loro di abbandonare le abitudini, le sicurezze e di non smettere mai di sognare, mai, fino all’ultimo giorno di vita.
In conclusione posso dirti che lo yoga non è qualcosa che può essere definito, etichettato: è sempre fresco e costantemente in evoluzione!
Sai perché? Perché lo Yoga è la Vita nella sua forma più pura, più autentica, il percorso è lungo ma affascinante e vale la pena iniziarlo, SEMPRE.
Per chi vuole mettersi in contatto con te come può farlo? Grazie del tuo tempo
Chi desidera contattarmi può farlo attraverso il sito www.ilcamminoyoga.it
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Namastè